lunedì 17 dicembre 2012

In crisi di astinenza

La crisi, la crisi... quello che nn viene detto è che per Oscarwildland, più che di una crisi economica, si tratta di una crisi di astinenza.

Sì, di una crisi di un'economia drogata da 2, 3 e anche 4 punti di PIL di deficit.

Cosa significa? Che nell'economia italiana venivano immessi da 40 agli 80 mld di euro (B€) che non producevamo, ma prendevamo a prestito.

E che significa questo? Beh facciamoci due conti.

Supponiamo 50 milioni di oscarwildlandiani e 50 miliardi di deficit (2.5%, mica tanto). Fanno 1000 euri a cranio.

Per un single non sono tanti, ma se prendiamo una famiglia di quattro persone con un reddito di 40 mila lordi l'anno, significa che in media poteva contare su di un extrareddito di 4 mila l'anno. 10% lordo, circa 15% netto... ovvero cambiarsi la macchina ogni quattro anni...

Ovviamente questo in media. Alcuni questi soldi se li prendevano tutti, alcuni il doppio, altri niente, o addirittura dovevano pagare, per esempio le tasse.

Con la crisi del debito, e la conseguente necessità di pareggiare il bilancio per non far espandere più il debito pubblico, oltre alla normale crisi si è aggiunta questa terribile crisi di astinenza, che sta costringendoci a fare i conti con la nostra Oscarwildità.

Certo, distribuire lo sforzo in quattro/cinque anni sarebbe stato infinitamente meglio. Addirittura farlo quando non c'era la crisi, tra il 2004 e il 2008 sarebbe stata una meraviglia. Adesso siamo un po' come mettersi a dieta al cenone di Capodanno. Il momento meno adatto.

Un'altra stranezza: nel passato recente gli unici che hanno provato a ridimensionare il deficit sono stati i governi di centro sinistra. Per esempio la cura di Prodi per entrare nell'euro ci assicurò una nuova partenza. Se il governo Berlusconi del 2000 l'avesse sfruttata, adesso probabilmente saremmo stati meglio, con un rapporto Dbito/PIL intorno al 100% invece che al 120%, e quindi non in condizioni rosee, ma con la possibilità di spendere qualcosina per rilanciare industria e consumi.

Monti è il primo premier di centro destra che osa tanto. E lo ha potuto fare solo a fronte di un'ormai prossima catastrofe, ritirando dall'impiego il premier eletto. Purtroppo proprio a causa di questa maggioranza in Parlamento ben poco è stato fatto sul piano dell'equità...

Dopodichè si può dire tutto ciò che si vuole.

PS: ricordo che con il debito pubblico a 2 mila miliardi di euro, ogni punto di interesse in più significano 20 mld di euro l'anno in più di soli interessi...

Nessun commento:

Posta un commento